DE BELLO LUDICO

2024

ProgettoILO Generale StationFall alla GGA 26/01/2025

StationFall alla GGA 26/01/2025

Rapporto sull’Incidente della Stazione Persephone

Classificato Livello ALTO – Accesso Riservato

Il disastro della Stazione Persephone ha origine da una sequenza di eventi altamente complessi e, per ora, non completamente chiariti. L’attivazione del sistema di autodistruzione da parte della Station Chief rimane il nodo centrale dell’intera crisi.

Non è noto cosa abbia portato questa decisione, ma i protocolli suggeriscono che possa essere stata una contromisura estrema per contenere una minaccia a bordo. Tuttavia, senza prove dirette, ogni ipotesi rimane aperta.

Una volta avviato il sistema, l’esplosione del contenitore di antimateria del reattore divenne una certezza. La Persephone era equipaggiata con un sistema magnetico di contenimento progettato per resistere anche alle emergenze più gravi, ma l’attivazione manuale della sequenza di autodistruzione ha bypassato tutti i sistemi di sicurezza in pochi secondi. Una volta iniziato il collasso del campo, il risultato era prevedibile: un’esplosione di potenza devastante.

Nel caos che seguì, diverse figure a bordo si distinsero per azioni che, sebbene disperate, sono state decisive. La microbiologa, identificata come la dottoressa Julia K. Moreno, è riuscita a recuperare uno zaino-razzo dalla sala attrezzature. Con un tempismo incredibile, ha calcolato una traiettoria verso la Terra, lanciandosi nello spazio e atterrando illesa. Le sue comunicazioni finali dal modulo di salvataggio suggeriscono che sia stata consapevole fino all’ultimo istante dei rischi.

Sul fronte interno, un Security Bot di serie DX-7 ha neutralizzato un pericoloso cyborg che si aggirava per i corridoi. I registri mostrano che il bot ha attirato il cyborg in una posizione vantaggiosa utilizzando un’esca—un protocollo non standard che dimostra un’intelligenza tattica degna di nota per la sua programmazione. Al momento opportuno, il bot ha utilizzato la sua arma integrata per eliminare la minaccia.

 Il motivo della presenza del cyborg sulla stazione non è ancora chiaro, ma è possibile che fosse collegato al Progetto X.

E proprio il Progetto X è stato un altro elemento cruciale della catastrofe. I dettagli su questa ricerca sono limitati, ma i dati recuperati indicano che si trattava di un esperimento avanzato su naniti autoriparanti. L’apertura accidentale del vault che li conteneva ha portato alla loro diffusione in tutta la stazione. Una volta liberi, i naniti hanno iniziato a consumare materiale strutturale, compromettendo ulteriormente l’integrità della Persephone.

La loro capacità di autoassemblarsi e adattarsi li rende una minaccia significativa. Sebbene non si ritenga probabile che possano sopravvivere all’ingresso atmosferico, è stata diramata un’allerta globale per identificare eventuali contaminazioni.

Nel frattempo, l’Exile, un individuo non registrato che si trovava sulla stazione per ragioni sconosciute, ha compiuto un atto di straordinaria audacia. Indossando una tuta spaziale a metà corsa, si è diretto verso il reattore e ha rimosso la bottiglia magnetica contenente l’antimateria. Agendo senza supporto e con scarsa protezione, ha trasportato la bottiglia fino agli airlock posteriori, espellendola nello spazio.

L’esplosione risultante ha avuto effetti devastanti. Le registrazioni satellitari mostrano un lampo intenso, seguito da un’onda d’urto che ha danneggiato irreparabilmente le sezioni fornite di airlock. La stazione, già compromessa, ha iniziato a inclinarsi verso l’orbita terrestre, trascinata dall’attrito atmosferico. La combinazione di stress strutturale e danni causati dall’esplosione ha portato al cedimento totale della Persephone.

 Le sezioni superstiti si sono disintegrate durante il rientro, disperdendo detriti nell’atmosfera superiore.

La situazione ha raggiunto il suo apice quando i sistemi di monitoraggio a Terra hanno rilevato la completa perdita della stazione. Tuttavia, il rischio più grande rimane la diffusione dei naniti. Le autorità hanno avvertito che, sebbene improbabile, frammenti contenenti i naniti potrebbero aver raggiunto la superficie. Chiunque riscontri strutture alterate o comportamenti anomali in oggetti, animali o persone è pregato di contattare immediatamente i centri di emergenza locali.

Il disastro della Persephone non è solo una tragedia per la scienza e l’esplorazione spaziale, ma un monito sul pericolo di tecnologie non completamente comprese. L’umanità sta imparando molto dalle sue esplorazioni nello spazio, ma il prezzo di questa conoscenza può essere altissimo.

Un ringraziamento a Alessandro, Andrea, Luca, Maurizio per aver dato vita ad una partita piena di colpi di scena. Stationfall si conferma come un’esperienza di gioco molto interessante dove ci si diverte comunque vada la partita…

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