L’esplorazione di Everstorm è stata difficile e pericolosa, più di quanto ci aspettassimo.
Cercando di esplorare i punti più interessanti vicino alla zona di atterraggio abbiamo attivato qualcosa: un’immensa macchina dei costruttori, una voragine spalancata nelle viscere del pianeta, da cui è uscito un vortice d’aria che ha prima arginato e poi spazzato via la tempesta perenne che nascondeva la superficie.
*SPOILER ALERT!*
Sotto un cielo terso abbiamo visto un mondo morto e devastato dalle tempeste di scheggie. Poi dal terreno sono cominciate a uscire – a centinaia, migliaia – gigantesche creature simili ad acari. Il nostro lander è stato metodicamente fatto a pezzi con tutti i rifornimenti ed i campioni trovati fino a quel punto. Il membro della Sezione Ricognizione, sempre in prima linea quando si tratta di lanciarsi verso il pericolo, è entrato in una sorta di termitaio raccogliendo della gelatina prodotta da questi animali, che nel frattempo stavano cominciando ad interessarsi sempre più a noi.
La Vanguard non avrebbe fatto atterrare un altro lander ma ci ha diretto verso uno dei pinnacoli artificiali eretti sul pianeta. Se fossimo riusciti a scalarlo, una navetta ci avrebbe raccolto lassù. Raccogliendo le ultime forze ci siamo inerpicati, sempre inseguiti dagli acari.
Nell’ultimo e più pericoloso tratto abbiamo letteralmente affidato le nostre vite al lancio di un dado, riuscendo fortunatamente tutti ad arrivare al punto d’imbarco. La gelatina è stata lanciata addosso agli acari, riuscendo a distrarli il tempo necessario al decollo.
Il pinnacolo di roccia e l’ultimo, letale, tiro per la vita
Dopo questa missione la Vanguard ha proseguito il suo viaggio verso Keplero 831, da cui le nostre scansioni segnalavano partire segnali sulle stesse frequenze già usate dai Costruttori. Nessun pianeta ad aspettarci, ma sono un campo di asteroidi orbitante attorno ad una stella. Forti campi elettromagnetici ci hanno impedito di fare rilevazioni più accurate, ma quando ci siamo avvicinati è partito l’agguato.
Piccole astronavi – caccia apparentemente – ci hanno attaccato, seguiti da navette più piccole che hanno abbordato la Vanguard.
Siamo sott’attacco!!
Stiamo adesso lottando per la vita nella nostra stessa dimora, l’unica che abbiamo. Non possiamo tirarci indietro. Ognuno deve fare la sua parte, perché l’alternativa è la morte di tutti.
Le sezioni della ISS Vanguard sotto attacco, il ponte principale è distrutto!
I nostri aggressori!