DE BELLO LUDICO

2024

ProgettoILO AAR,Generale ISS Vanguard – Episodio II

ISS Vanguard – Episodio II

ISS Vanguard

L’avventura prosegue… si sbarca nuovamente sul pianeta Matchstick, i suoi importanti ritrovamenti nvalgono il rischio di un nuovo sbarco!

Le domande che esso ha generato richiedevano una risposta e non potevamo attendere una settimana. Forti dei nuovi equipaggiamenti prodotti a bordo – tute potenziate e packstim – siamo scesi per esplorarlo meglio e penetrare in profondità nel sistema di cave.

Ci siam divisi in due gruppi: ingegnere e scienziato sono rimasti nei pressi del lander per catturare campioni biologici e minerari, mentre l’addetto alla sicurezza e l’esploratore si sono addentrati sottoterra. L’esplorazione è stata lunga e complessa; da una grande pozza sotterranea sono usciti dei tentacoli che hanno chiuso la via d’uscita ma quello è stato nulla rispetto a ciò che abbiam trovato dopo. L’esploratore è arrivato prima alla fine dei tunnel, scoprendo un grande portale nello stesso materiale – e con gli stessi geroglifici – della stele. Da esso è uscito fuori un gigante corazzato. I nostri sono fuggiti, stanchi e feriti, cercando disperatamente di arrivare al lander. Bojana, l’esploratrice, è arrivata punto di decollo in condizioni critiche con il titano alle calcagne – ma una volta partiti e arrivati alla Vanguard l’ala medica ha fatto miracoli; si sta ora lentamente ristabilendo.

La ricognitrice Bojana in fuga… ce la farà?

La nostra eroina della sezione Ricognizione!

Il gigante corattato arriva al Lander, ma la truppa di sbarco è riuscita nell’impresa di fuggire e tornare sana e salva sulla Vanguard.

Nel frattempo sulla Vanguard il satellite da noi scoperto in orbita la volta precedente è stato analizzato e ci ha permesso di fare una scoperta sensazionale: esso è un relay, un satellite di trasmissione, e ce ne sta un altro identico in orbita terrestre. Ci siamo messi in contatto con la Terra!

La nostra nuova missione è trovare tracce dei Costruttori scendendo sui pianeti circostanti. Non potevamo attendere e siamo pertanto scesi su Brimstone (Zolfo). Rispetto a Matchstick è stata una passeggiata, in buona parte grazie al fatto di aver evitato le tempeste di sabbia che periodicamente lo devastano.

Su Brimstone abbiamo finalmente trovato un’altra stele ma nessuna traccia di civiltà. forse tutto è sepolto sotto i deserti di sabbia e le eruzioni vulcaniche. I segnali finora decodificati ci hanno spinto ora verso un nuovo mondo, l’ultimo di quelli presenti nel segnale originario inviato dall’Occhio del Vuoto (la sfera invisibile al radar incontrata nel corso della prima esplorazione).

Everstorm, tempesta perenne, è un pianeta con atmosfera densa e pesante che forma enormi masse rotanti cariche di schegge di vetro e ossidiana, cozzanti tra loro in tempeste letali. Qua e là da questa massa vorticosa sbucano immensi costrutti di natura ignota, come cime di catene montuose; alcuni dotati di fori apparentemente progettati per spezzare il vento continuo. Siamo ora in orbita attorno al pianeta e ci stiamo imbarcando sulla navetta.

L’esplorazione si prospetta lunga e pericolosa, ma dalla Vanguard ci spiegano che dovremmo trovare – sicuramente cercare – indizi di tecnologie aliene; probabilmente anche una stele.

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