25/11/2023
- Carlo De Luca cancelliere
- Matteo Castagnoli Arancione
- Massimo Danese giallo
- Alessandro Calimero bianco
- Federico Falleni Blu
Questa Cronaca inizia nell’anno IX del De Bello Ludico. In essa si narra di come il potere del Cancelliere lentamente si sgretolò sotto gli assalti di barbari del nord e nobili locali. Tentò il Cancelliere – come Roma un tempo – di fermare il declino portando nell’Impero uno dei capi barbari e la sua gente; ma non bastò.
Prima una provincia e poi la capitale stessa vennero conquistate, assieme alle tecniche di guerra che l’Impero aveva accumulato nel tempo e lo rendevano apparentemente invincibile.
Dopo lotta lunga e crudele che non risparmiò all’Impero l’orrore della guerra civile tra il Cancelliere e i barbari acquisiti, per rubarsi l’un l’altro le carabattole che avrebbero determinato la successione, il conflitto cessò per esaurimento.
Nessuno più dei contendenti aveva la forza per imporsi. Ma l’altro barbaro del nord aveva proclamato dagli spalti della vecchia capitale la sua Visione: Ferro e Fuoco, Potere e Conquista, parole cariche di promesse e minacce, e le sue armate stavano là nelle Terre, dove dovevano stare.
La popolazione sfinita accettò con gioia il sospiro della pace e le parole del nuovo regnante. Egli, sagace e generoso in pace come era stato tenace in guerra, premiò con la cittadinanza il più valoroso tra i nobili locali. Solo l’esilio invece per l’antico governante e il barbaro che ingenuamente aveva accettato le sue profferte.
Con Visione di Potere l’Impero era stato preso, e con un giuramento di Potere il nuovo Cancelliere inaugurò una Dinastia che sarebbe stata lunga e prospera.
Ringraziamo Carlo come ex Cancelliere, per l’ottimo resoconto della partita.